mercoledì 29 aprile 2015

Lungo la Dora Baltea



LUNGO LA DORA BALTEA


Dove
Quando la giornata è bella o anche quando è nuvolosa, poco importa, noi partiamo. La voglia di montare in sella alla nostra bicicletta è sempre tanta. Pedalare. Unico verbo che conosciamo e che amiamo in certe circostanze della nostra vita. Quella passione che ci permette di essere veramente liberi, leggeri, sazi della strada, del viaggiare, del fermarsi in luoghi sconosciuti o conosciuti, ma mai apprezzati come in questi momenti, unici! Talvolta pedaliamo senza una vera meta, lungo statali, provinciali, strade sterrate,a volte, non conoscendo l’esistenza di percorsi che conducono lungo ciclovie, in attesa di essere scoperte. Proprio come quella che vado a descrivervi oggi… siete pronti a lasciare a casa il tempo e montare sulla sella della vostra bici verso il Canavese, percorrendo la ciclo strada che da Chivasso ci porta sino in territorio eporediese?

Descrizione e Storia
Proprio così.Perché, per chi non lo sapesse da Chivasso, a nord della stazione, diparte una strada, amata dai cicloturisti, poco troppo conosciuta da tanti ciclisti. Una strada pianeggiante, non per questo non faticosa, ma adatta a tutti, grandi e più piccoli, famiglie e lupi solitari in cerca di silenzio e mandrie abbandonate in questo angolo di Piemonte in cui si attraversano antichi villaggi, cascine abbandonate, castelli dall’aspetto regale, paesi dal nome bizzarro (Betlemme!).
Cinquanta chilometri di leggerezza attraversando Tonengo per arrivare a Mazzè ed il suo stupendo Castello e poi proseguire per Vische, altro castello e magari avventuraci nella deviazione che ci porta sulle sponde del lago di Candia, dove il parco naturale dell’omonimo lago, abbraccia una natura incontaminata. E poi ancora pedalare, tra decine di cascine eattraversare le borgate di Crotte, Realizio, Cerone per poi entrare nella sontuosa e imponente Ivrea e qua terminare la nostra bella fatica odierna, prima di tornare indietro, sui nostri passi ovviamente…

Perché andarci
Tra asfalto e anche un po’ di sterrato, circa dieci chilometri, tratti pianeggianti e sali e scendi, la ciclostrada della Dora Baltea è una delle più lunghe della provincia torinese e anche ben segnalata rispetto a tante altre e offre la possibilità di ammirare paesaggi completamente diversi, da quello lacustre a vecchie mandrie disseminate lungo l’intero percorso. Il tutto rende questa gita fuori porta una pedalata interessante e alla portata di tutti. E poi si arriva ad Ivrea, tra torri medievali, campanili.La città del carnevale piemontese è luogo ideale dove sostare e godere di una passeggiata cittadina nel bel e vivace centro storico,

Curiosità
Dati Tecnici
Ciclostrada della Dora Baltea
Partenza: Chivasso (a nord della stazione ferroviaria)
Arrivo: Ivrea (in prossimità della stazione ferroviaria) – o viceversa
Km: 50 circa
Difficoltà media adatta a tutti

Percorso segnalato da frecce blu

mercoledì 22 aprile 2015

Sulle tracce di Fenoglio...



SULLE TRACCE DI FENOGLIO…


Alba, Cuneo. La mattina di un freddo giorno di marzo. Il giorno giusto. Per mettersi in cammino, vagabondare, seguire un itinerario tracciato che merita di essere scoperto e riscoperto, da ragazzi, adulti, anziani… tutti.
Siamo nella terra di Beppe Fenoglio. Quella terra dove lui nacque il primo di marzo del 1922. Studente nel capoluogo Torino. Studente di lettere. Quell’università che non riuscì a terminare come avrebbe voluto. La chiamata alle armi, Ceva, Pietralta, la guerra. Il 1943. Quel maledetto 1943. Dai primi mesi del 1944 Fenoglio si unì alle formazioni partigiane, ai “rossi” delle Brigate Garibaldi e poi ai “badogliani”. La sua terra diventa protagonista, mito di intere generazioni successive, di persone e personaggi che animeranno i suoi racconti. Le Langhe, Alba.
E da qua partiamo. Un opuscoletto preso all’ufficio turistico in Piazza Risorgimento è la nostra guida odierna. Quattro itinerari. Abbiamo tempo, voglia, curiosità… come sempre.

Itinerario 01 – Il Centro Storico

Qua nasce, muove i primi passi, diventa uomo, quell’uomo che tutti ora conosciamo. Sedici tappe per calpestare strade e luoghi importanti per lo scrittore albese. Da Piazza San Francesco d’Assisi a Palazzo Giovine e poi ancora sostaredinnanzi a Casa Fenoglio, Porta Cherasca, il Convitto, il Liceo Govone, Piazza Savona.
Itinerario 02 – La Battaglia dei 23 giorni

Ci allontaniamo dal centro, da Alba… per poco. Siamo a San Cassiano, dove nei campi, il giorno dei morti del 1944 le truppe inviate da Benito Mussolini tentarono di riprendersi la città dichiaratasi Libera Repubblica Partigiana. I 23 giorni della città di Alba. 23 giorni di battaglie, lotte in prima linea anche per Beppe Fenoglio. E 7 tappe nell’area verde di San Cassiano ci permettono anche in questa occasione di non rimanere delusi e di percorrere l’itinerario in piena libertà e di scoprire un altro tassello di questa incredibile storia piemontese.
Itinerario 03 – Sulle tracce di Fulvia

Sentieri, natura. Le colline sopra Alba. Splendide. Altre dodici tappe. “Una questione privata” ha per protagonisti il partigiano Milton e Fulvia… e questo è lo scenario in cui la loro passione esplode, tra le vigne e le cascine in prossimità della frazione di San Rocco Seno D’Elvio. Un itinerario lungo, faticoso, ma immerso in un contesto armonioso, silenzioso, poetico, musicale…

                                                            Itinerario 04 – Il fascino del Tanaro
E non poteva mancare lui… il Tanaro. Altre dieci tappe per questo fiume che scorre vicino ad Alba. Un itinerario che ci porta fino al confine con il comune di Barbaresco.

E si conclude qua, un viaggio nel viaggio. A pochi passi da casa. Eppure tutto ciò è un mondo a parte, non lontano, non vicino. Unico. E non serve aspettare un altro 25 aprile per ricordare, partire.

Ogni giorno è Liberazione, ogni giorno è Non Dimenticare.