mercoledì 22 maggio 2013

Montiglio Monferrato: Un comune per tre tesori




UN COMUNE PER TRE TESORI – parte 1

MONTIGLIO MONFERRATO

Voglio perdermi in questo magico Monferrato! Che non conosco bene, ma che voglio scoprire. Tante storie in testa, racconti di persone che ci hanno vissuto, che lo hanno visitato, che vogliono trasmettermi un amore per qualcosa di cui sono abbastanza all’oscuro. Per me è quella terra tra l’astigiano e l’alessandrino… poche le nozioni che ho. Se qualcuno dovesse chiedermi i confini del Monferrato sono sicuro che farei una brutta figura. Ma nel mio inconscio so che è qualcosa di più, qualcosa di nascosto, di misterioso, di storico.
E la prova l’ho avuta incredibilmente in uno dei tanti giorni lavorativi della nostra vita, quando mi trovo a viaggiare per quelle terre e quelle colline che in termini di chilometri non sono neanche poi tanto distanti da dove abito. Un fulmine a ciel sereno! Un amore a prima vista! Nonostante il tempo, gli occhi riescono a spaziare tra quelle colline immerse nel verde e in cui su ognuna campeggia un borgo, qualche cascina, chiese con oltre mille anni di storia. Ci devo tornare… è una promessa!
E non passa nemmeno un mese che vi faccio ritorno, niente più lavoro, auto, ma solo io, le mie gambe, la mia bicicletta e la mia macchina fotografica. Ogni luogo attraversato un’anima, ogni asperità raggiunta un traguardo sensazionale, ogni persona incontrata un sorriso da portarmi a casa. Ma il Monferrato va vissuto, assaporato, addirittura mi accorgo che anche la bici è un mezzo troppo veloce, opto così per le sole gambe e mi avventuro in una terra che raccontare per intero sarebbe impossibile…



La Chiesa di San Lorenzo
Fa caldo quando in un giorno di luglio provenendo dalla vicina Piovà Massaia giungo a Montiglio Monferrato. Vista l’ora del pomeriggio quasi nessuno in giro per le strade. Siedo su una panchina della piazza principale per qualche minuto per combattere il caldo, prima di rialzarmi e perdermi nei vicoli che da qui si dipartono. Un indicazione mi conduce alla Chiesa romanica di San Lorenzo risalente al XII secolo, una delle tante chiese di quell’epoca disseminate nella zona. Dopo aver potuto ammirare e visitare questo silenzioso luogo, ritorno in centro salendo verso la parte alta del paese. Mi accorgo della presenza di meridiane su alcune case e a mia insaputa scopro solo successivamente di avere camminato in quello che molti definiscono come il paese delle Meridiane, sono quasi cinquanta infatti quelle disseminate nel capoluogo e nelle frazioni limitrofe.



Il Castello
Arrivo in Piazza Belly, dove, dopo aver scattato qualche foto alla chiesa parrocchiale di Santa Maria della Pace e all’alto campanile, entro per farvi visita. Uscito dalla chiesa mi dirigo verso il castello. Si trova a pochi metri dalla chiesa, nella parte più alta di Montiglio. E’ di epoca medioevale ed è stato costruito nel 1300 ed eretto in una posizione splendida ed unica. La struttura è imponente e da qui si è in grado di dominare tutta la Valle Versa sottostante. All’interno del castello sono presenti eleganti stanze barocche tra le quali la famosa ‘sala della musica’ dove sono state composte le primissime canzoni dei trovatori. Il parco del castello ha invece al suo interno la cappella di Sant’Andrea, con opere che risalgono addirittura alla metà del trecento rappresentanti la vita di Gesù. Questi affreschi sono tutt’oggi considerati importantissimi, in quanto tra le più preziose testimonianze giunte fino a noi dell’arte del ‘300 in Piemonte. 

Oltre che per le meridiane, lo splendido castello, Montiglio è famosa anche per la fiera del Tartufo che si svolge nel periodo autunnale... ed è per questo motivo che sicuramente dovrò farvi ritorno!!! Non mi resta che scendere e continuare il mio viaggio attraverso il Monferrato e il romanico astigiano. Dopo un lungo riposo, soprattutto per le mie gambe, domani sarò pronto per ripartire. Colcavagno e Scandelluzza,  frazioni di Montiglio, ma fino al 1998 entrambi indipendenti, mi stanno attendendo con le loro chiese e la loro storia. La sera, grazie ad un cielo pieno di stelle, mi godo un suggestivo, incredibile e silenzioso panorama in questa parte di Monferrato che intanto anche io comincio ad amare.

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