UN
COMUNE PER TRE TESORI – parte 1
MONTIGLIO
MONFERRATO
Voglio
perdermi in questo magico Monferrato! Che non conosco bene, ma che voglio
scoprire. Tante storie in testa, racconti di persone che ci hanno vissuto, che
lo hanno visitato, che vogliono trasmettermi un amore per qualcosa di cui sono
abbastanza all’oscuro. Per me è quella terra tra l’astigiano e l’alessandrino…
poche le nozioni che ho. Se qualcuno dovesse chiedermi i confini del Monferrato
sono sicuro che farei una brutta figura. Ma nel mio inconscio so che è qualcosa
di più, qualcosa di nascosto, di misterioso, di storico.
E la prova
l’ho avuta incredibilmente in uno dei tanti giorni lavorativi della nostra
vita, quando mi trovo a viaggiare per quelle terre e quelle colline che in
termini di chilometri non sono neanche poi tanto distanti da dove abito. Un
fulmine a ciel sereno! Un amore a prima vista! Nonostante il tempo, gli occhi
riescono a spaziare tra quelle colline immerse nel verde e in cui su ognuna
campeggia un borgo, qualche cascina, chiese con oltre mille anni di storia. Ci
devo tornare… è una promessa!
E non passa
nemmeno un mese che vi faccio ritorno, niente più lavoro, auto, ma solo io, le
mie gambe, la mia bicicletta e la mia macchina fotografica. Ogni luogo attraversato
un’anima, ogni asperità raggiunta un traguardo sensazionale, ogni persona
incontrata un sorriso da portarmi a casa. Ma il Monferrato va vissuto,
assaporato, addirittura mi accorgo che anche la bici è un mezzo troppo veloce,
opto così per le sole gambe e mi avventuro in una terra che raccontare per
intero sarebbe impossibile…
La Chiesa di San Lorenzo |
Fa caldo
quando in un giorno di luglio provenendo dalla vicina Piovà Massaia giungo a
Montiglio Monferrato. Vista l’ora del pomeriggio quasi nessuno in giro per le
strade. Siedo su una panchina della piazza principale per qualche minuto per
combattere il caldo, prima di rialzarmi e perdermi nei vicoli che da qui si
dipartono. Un indicazione mi conduce alla Chiesa romanica di San Lorenzo risalente al XII secolo,
una delle tante chiese di quell’epoca disseminate nella zona. Dopo aver potuto
ammirare e visitare questo silenzioso luogo, ritorno in centro salendo verso la
parte alta del paese. Mi accorgo della presenza di meridiane su alcune case e a
mia insaputa scopro solo successivamente di avere camminato in quello che molti
definiscono come il paese delle
Meridiane, sono quasi cinquanta infatti quelle disseminate nel capoluogo e
nelle frazioni limitrofe.
Il Castello |
Arrivo in
Piazza Belly, dove, dopo aver scattato qualche foto alla chiesa parrocchiale di
Santa Maria della Pace e all’alto
campanile, entro per farvi visita. Uscito dalla chiesa mi dirigo verso il castello. Si trova a pochi metri dalla
chiesa, nella parte più alta di Montiglio. E’ di epoca medioevale ed è stato
costruito nel 1300 ed eretto in una posizione splendida ed unica. La struttura
è imponente e da qui si è in grado di dominare tutta la Valle Versa sottostante.
All’interno del castello sono presenti eleganti stanze barocche tra le quali la
famosa ‘sala della musica’ dove sono state composte le primissime canzoni dei
trovatori. Il parco del castello ha invece al suo interno la cappella di Sant’Andrea, con opere che
risalgono addirittura alla metà del trecento rappresentanti la vita di Gesù.
Questi affreschi sono tutt’oggi considerati importantissimi, in quanto tra le
più preziose testimonianze giunte fino a noi dell’arte del ‘300 in Piemonte.
Oltre che
per le meridiane, lo splendido castello, Montiglio è famosa anche per la fiera
del Tartufo che si svolge nel periodo autunnale... ed è per questo motivo che
sicuramente dovrò farvi ritorno!!! Non mi resta che scendere e continuare il
mio viaggio attraverso il Monferrato e il romanico astigiano. Dopo un lungo
riposo, soprattutto per le mie gambe, domani sarò pronto per ripartire.
Colcavagno e Scandelluzza, frazioni di
Montiglio, ma fino al 1998 entrambi indipendenti, mi stanno attendendo con le
loro chiese e la loro storia. La sera, grazie ad un cielo pieno di stelle, mi
godo un suggestivo, incredibile e silenzioso panorama in questa parte di
Monferrato che intanto anche io comincio ad amare.
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