mercoledì 4 febbraio 2015

Teatro romano di Aosta



TEATRO ROMANO DI AOSTA


Quanto tempo è passato. Ero bambino quando i miei mi portarono per la prima volta ad Aosta. Mi raccontavano di una cittadina ricca di storia ed io, anche se ora non ricordo, proprio perché troppo piccolo, sono sicuro di esserci andato con la giusta curiosità di chi sa che sta per varcare i confini della sua regione e simbolicamente avvicinarsi ad un altro piccolo mondo da scoprire.
Poi anni. Anni che diventano decenni. Aosta rimane una piccola cittadina ricca di storia a oltre cento chilometri da casa, distante non tanto in termini chilometrici, quanto di prospettive giovanili che hanno portato i miei passi verso la city, a lidi marittimi, trasportato da amici e compagni di avventure adolescenziali.

Poi il lavoro che mi fa rimettere in moto, curiosare, viaggiare, conoscere. E’ un caso. Destinazione Valle d’Aosta. Un caso che colgo al volo. Ore in uffici, officine, ore d’incontri, scontri, chiacchiere al vento. E poi la pausa, tanto amata pausa pranzo. E cosa c’è di meglio se non una passeggiata in quel centro cittadino, da cui sono mancato per quasi due decenni? (a parte una breve parentesi nel 2003 in occasione del raduno nazionale degli Alpini!)
Il tempo è poco, o meglio tiranno. Ma ho il giusto tempo per ammirare l’Arco di Augusto e poi dirigermi verso piazza Chanoux, attraversando la bella via Sant’Anselmo. Tanta gente in giro per le strade, giovani appena usciti dalle scuole, impiegati e operai intenti a consumare un buon pasto all’aria aperta prima di far rientro ai rispettivi doveri. E poi io, che osservo, i sorrisi delle persone, dei ragazzi e degli anziani che insieme a me camminano per queste strade antiche. Mi lascio trasportare come sempre dal regolare fluire dell’attimo, poi decido di entrare nell’ufficio turistico ancora aperto, dove posso ritirare la mia prima mappa di Aosta. No, non la scruto per molto, anche perché vengo attratto da alcune rovine romane che si nascondono proprio dietro la via che sto percorrendo, e non posso non avvicinarmi, entrare in questa piccola e meravigliosa area che sorge proprio qua! E’ incredibile! Bastano pochi minuti per innamorarmi ancora una volta di un posto. Mi guardo intorno. Sono solo. Il vociare della strada ha lasciato spazio a questo silenzio, quasi rispettoso del Teatro Romano di Aosta. Teatro che risale all’epoca dell’imperatore Claudio, 25 a.C. Mi siedo in un angolino. Mi connetto ad internet. Non c’è molto campo, ma voglio avere le giuste informazioni sul luogo in cui mi trovo.

Il teatro era costruito su di un’area di 81 metri di larghezza e 64 di lunghezza, si pensa che fosse dotato di una copertura, proprio come quello di Pompei. All’interno potevano starci circa 4.000 persone e l’orchestra del teatro aveva un raggio di 10 metri. Ci sono voluti molti secoli per riportare l’intera area alla luce, in particolar modo tra il 1933 e il 1941 vennero fatti ampi lavori di recupero e di restauro del teatro romano e poi in anni più recenti, quando nel 2008 furono effettuate attività di consolidamento della facciata monumentale e tre anni dopo con la costruzione di una struttura adiacente da cui si può ammirare il teatro in tutta la sua bellezza e che può ospitare attualmente circa un migliaio di persone.
Rimango ancora un attimo in silenzio, prima che il trambusto dovuto all’arrivo di una scolaresca mi riporti alla mia realtà e soprattutto al mio ritardo nel rientrare alla solita ma sempre più interessante routine che mi permette di viaggiare, pensare, sognare e riscoprire luoghi immergendomi in antiche storie passate…



Nessun commento:

Posta un commento