QUA, DOVE SI RESPIRA
L’ARIA DI MARE!
Noi, piemontesi naviganti senza meta.
Noi, piemontesi nati con la vista delle montagne dietro casa e l’odore di mare
che non possiamo assaporare. Noi, piemontesi che il mare lo abbiamo conquistato
con la nostra audacia, forza, voglia di libertà…
Questo è un luogo magico, silenzioso,
storico. Lassù, o meglio laggiù. Perché non siamo più nella nostra regione, ma
abbiamo varcato anche questa volta il confine. Quel confine a sud che significa
terra ligure, mare, vacanze. Eppure sfido tanti di noi, che centinaia di volte
hanno percorso la Torino-Savona, ‘attraccato’ la propria auto su di un
lungomare affollato, trascorso week end, settimane, mesi in una località
turistica,a giurare di averavuto la voglia, la forza o semplicemente la
curiosità di esplorare quella terra di nessuno, così incantevole e reale che
vive in equilibrio tra la montagna e quello sconfinato e sottile colore blu,
sospesa tra mare e cielo che è l’entroterra di una regione alquanto affascinante
e poco esplorata. Sentieri, paesini, storia. E per cominciare la nostra nuova
esplorazione partiamo da una piccola località di poco più di 150 abitanti.
Eppure questo paesino è entrato di diritto ad essere considerato uno dei più
bei borghi d’Italia.
Stiamo parlando di Castelvecchio di
Rocca Barbena, comune 400 metri sopra il livello del mare a cinquanta chilometri
dal capoluogo Savona. Uno di quei posti difficili da descrivere se non ci si è
mai andati. Un nome da favola per un piccolo paese in cui è la pietra a far da
padrona. Un castello imponente, delle viuzze che si inerpicano in un centro
storico che nulla ha da invidiare a nessun altro borgo antico di questo nostro
Paese. Il mare è a pochi passi, poco più di dieci chilometri, ma qua siamo in un
altro mondo che ci riporta indietro nel tempo, in quell’ottocento dove la vita
doveva svolgersi nel silenzio e nella beata quotidianità racchiusa in questo
borgo. Il tramonto di Castelvecchio è unico. Il fumo che si alza dai camini in
una serata di autunno crea un’atmosfera che va a genio per gli amanti dei
momenti nostalgici. Luogo amato da artisti in cerca di ispirazione, di pazzi
venuti a contemplare la luna, di sognatori alla ricerca di un qualcosa che da
altre parti sarebbe persino difficile immaginare.
A dominare questo paese ‘murato’ della
Val Neva ligure è il Castello, costruito nell’XI Secolo dai Clavesana e
appartenuto per secoli alla nobile famiglia dei Del Carretto. Ma di particolare
interesse, passeggiando tra le antiche case, scorgiamo la Chiesa
dell’Assunta, la piazza della Torre su cui si affaccia l’Oratorio dei
Disciplinati e poco più in là, sulla strada che conduce al cimitero,
troviamo il Santuario della Madonna della Grazie da cui possiamo ammirare un panorama
stupendo su questo borgo.
Non resta che pensare e agire. Pensare
che anche quando siamo in vacanza in una bella località di mare in Liguria, non
solo esistono i ‘budelli’, il lungomare e la trafficata Aurelia, ma anche un
territorio da scoprire, proprio alle nostre spalle, verso quel Piemonte che
nasce dietro le Alpi Marittime e poi agire, partire, scoprire. Castelvecchio di
Rocca Barbena e la Val Neva sono pronti a farsi conoscere e regalarci
angoli ed emozioni che nonostante la sua bellezza infinita e sconfinata, sua
maestà il mare non può darci. Qua, dominati dalla Rocca Barbena (1142 metri),
tra vicoli in pietra e case antiche, si respira l’aria di mare ma lontano dal
caos della costa tra storia e natura.
Insomma… luogo ideale per splendide
passeggiate e per una giornata veramente di armonia, serenità e tranquillità…
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