giovedì 19 maggio 2016

A Gianmaria...



A Gianmaria…



 Saranno passati ormai più di dieci anni da quando, seduto all’esterno di un bar in un’assolata giornata di luglio del mio paese, un’autoguidata da una mia amicaparcheggia proprio a pochi passi dalle mie stanche gambe, reduci da oltre 100 chilometri di bicicletta. Aprendo la portiera ho potuto udire una musica lieve, leggera, ma allo stesso tempo ipnotica. Sorseggio la mia bibita e gli chiedo di non spegnere subito. ‘Testa, lo conosci?’ ‘Chi!’ ‘Gianmaria Testa, il capostazione’. Mai sentito, neppure nominare. A quel tempo ammetto di non poter usufruire come ora quasi on-line di Wikipedia, così rimango nella mia più totale ignoranza. Mi passa il cd che stiamo ascoltando ‘Il valzer di un giorno’. Mette proprio quella canzone

Tutto è già qui, l’adesso e l’indomani
tutto è già qui i torti, le ragioni le grandi verità e le speranze vuote
la voce che non sa per chi si spenderà
Ma oggi che era un giorno come tanti
hai preso le mie mani e poi le hai messe sui miei fianchi
e io che ballare non l’ho fatto proprio mai
mi sono perduto in un valzer che gira per noi

Chiudo gli occhi. Mi piace. Mi dona serenità, riposo, rilassatezza. La mia amica mi racconta brevemente la sua storia. E’ stato veramente un capostazione della stazione centrale di Cuneo, lui natio di Cavallermaggiore.
Da quel momento Gianmaria Testa, il cantautore degli ultimi, emarginati, emigranti, accompagna a fasi alterne la mia vita, lo perdo, ritorna, in alcuni periodi è fedele compagno della mia scrittura, in altri è un ricordo di un tempo che non c’è più e che mi riporta ai miei vent’anni. Ma lui c’è, sempre! ‘Altre latitudini’ è stata la colonna sonora di un intero periodo della mia esistenza, le canzoni contenute in quell’album aleggiavano, o forse meglio vivevano di vita propria nell’aria di quella casa che anni fa ho abbandonato.
Così quando quel 30 marzo all’esterno di un bar di un paesino in provincia di Vercelliad oltre 150 chilometri dal mio paesino natio, dalla mia vecchia amica e dalla mia vecchia casa ho appreso la notizia della morte di questo incredibile cantautore piemontese, troppo spesso sottovalutato (in Italia) in me sono riaffiorati ricordi, vecchi sogni, ma anche la voglia di riprendere quei CD e riascoltare quella voce e quella musica che mi ha donato e anche in questo momento che sto scrivendo, mi sta donando,grande armonia, semplicità e gioia.

Buon viaggio e Grazie di cuore Gianmaria!

Luca B.


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