COMUNE DI PIOSSASCO
Leggenda vuole che sulle montagne nei pressi di Piossasco
avesse la propria tana un drago. Il mostro durante la notte vagava fino a
Torino portando dietro di sé una scia di cadaveri umani e animali. La gente era
terrorizzata, finché un signore di nome Merlo, che faceva il mestiere del
carbonaio, si prese la briga di uccidere il drago con l’aiuto dei suoi otto
figli. Merlo, per l’impresa, si fece dare un toro tra i più feroci, nove sacchi
di pane e nove botti di vino. Con i suoi figli mischiò il vino con il pane
facendone un pastone da dare al toro che era stato fatto digiunare da diversi
giorni. L’animale doveva servire come esca ed arma contro il drago, che infatti,
incuriosito da quella strana presenza, uscì allo scoperto. Tra i due ci fu un
scontro sanguinoso, con il toro che ebbe la meglio e ferì il drago che fuggì.
Merlo e i suoi figli lo inseguirono, ma non riuscendolo a trovare diedero fuoco
al bosco che stava là intorno. Da quel giorno del drago non si ebbero più
notizie. Gli eroi furono ricompensati con un titolo nobiliare, inoltre la contea
di Piossasco volle ricordare l’impresa inserendo nove merli nel proprio stemma.
Tutt’oggi, come potete vedere dalla foto, nel gonfalone del comune di
Piossasco, sono presenti dei merli.
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