RACCONTI DI NATALE!
Ora
mettetevi comodi, seduti. Accendete il camino, se non ce l’avete non importa,
basta una candela.Mettete una musica di sottofondo e lasciatevi trasportare da
questa magia del Natale.
Quel
Natale che ogni anno viene a bussarci alla porta, che trasforma ogni animo,
anche il più burbero, malinconico e cinico in un essere senza tempo, che almeno
la notte del 24 dicembre ha voglia di abbandonare cattivi pensieri e
riflessioni negative, rifugiandosi in quel caldo tepore fatto di umiltà e
umanità, magari ascoltando una delle tante storie legate a questa giornata. E
di storie ce ne sono tantissime, molte che partono, o meglio nascono anche dal
nostro Piemonte…
Storia 1
Il Piemonte è terra di
confine, tra Stati, ma anche tra Regioni. Un tempo quella parte di terra che
separa la nostra regione dalla vicina Liguria era presidiata da doganieri,
pronti ad imporre dazi su tutte le merci che venivano importate, specialmente
quelle che erano ritenute più pregiate di altre. E quali tra i tanti prodotti potevano
essere considerati importantise non le acciughe che giungevano dal golfo
genovese? Difficile era passare inosservati alla dogana, ma un contrabbandiere
riuscì nell’impresa nascondendo il pesce sotto il sale e riuscendo a passare
senza molti problemioltre il confine. Il risultato? Da allora le acciughe sono
state inserite nei menù di Natale di tutte le province del Piemonte…
Storia 2
Un’altra storia, questa meno
allegra della precedente, ci arriva dal pinerolese, o meglio dalle magnifiche
montagne che sovrastato la cittadina alle porte della Val Chisone. Siamo al 25
dicembre del 1400, oltre 600 anni fa, quando il Monte Albergian divenne rifugio
di decine di valdesi in fuga verso la Val San Martino. Purtroppo uomini e donne
vennero sopraffatti dal freddo inverno e non riuscirono a sopravvivere. La
leggenda narra che ancora oggi, a Natale sul monte, i loro spiriti vaghino
inquieti…
Storia 3
Quella del pastore Gelindo è
invece la storia per eccellenza legata indissolubilmente al Natale ed alla
nostra terra. Gelindo è un sempliciotto, un pastore sempliciotto, un testone
dal cuore tenero. Tutti lo hanno visto almeno una volta, se non altro in ogni
presepe che si rispetti non può mancare, lui con il suo immancabile agnello
disposto intorno al collo e legato sul petto nelle quattro zampe!
Uomo del Monferrato, lascia
la sua casa per obbedire al censimento dell’Imperatore ritrovandosi dalle parti
di Betlemme. Ed è proprio qua,come la leggenda narra, che incontrò sul suo
cammino Giuseppe e Maria, e fu lui ad aiutarli a trovare la grotta dove
prestosarebbe nato Gesù!
Piccoli
aneddoti, da tramandare o da raccontare proprio il giorno di Natale a grandi e
piccini, per una festa, quella del Natale che nasce secoli fa, ma che ancora
oggi emoziona con i suoi racconti e le sue leggende sempre attuali!
Buon
Natale!!!
Alla prossima
Luca B.