giovedì 13 giugno 2013

La Certosa di Pavia




GRATIARUM CARTHUSIA
La storia della Certosa di Pavia

dove
Non distante dai confini del nostro Piemonte, in quella magnifica terra che prende il nome di oltrepo pavese, sorge la città di Pavia. E a soli 8 chilometri a nord da questa interessante cittadina della pianura padana si trova uno dei più incredibili monumenti del periodo tardo-gotico italiano, la Certosa di Pavia.
descrizione
Una storia lunga oltre seicento anni! Questo è il biglietto da visita per chi si accinge a visitare la costruzione che nella seconda metà dell’ottocento è divenuta Monumento Nazionale. La meravigliosa facciata bianca, unica nel suo genere, attrae immediatamente il turista che incuriosito si spinge tra gli interni della chiesa e nell’intatto chiostro attorniato dalle case dei fraticelli che qui hanno vissuto e vivono da secoli.
La storia
27 agosto del 1396. In questa precisa data è iniziata la costruzione della Certosa di Pavia da parte del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, a seguito di un voto fatto dalla moglie Caterina, che avendo perduto la primogenita, aveva promesso che in caso di nascita di un figlio maschio avrebbe fatto costruire una certosa presso Pavia. Nacque un bambino, che poi morì, ma la duchessa mantenne ugualmente la promessa fatta.
I lavori si protrarono per decine di anni, i monaci certosini che all’inizio vi abitarono furono dodici, in totale clausura. A seguito della costruzione del chiostro più grande, passarono ad essere 24. Certosini che furono cacciati nel 1782 dall’Imperatore Giuseppe II. Nel 1798 il monastero passò ai carmelitani fino al 1810, anno in cui, in seguito ai soprusi subiti dalle truppe napoleoniche l’edificio fu chiuso fino al 1843. Successivamente la gestione fu affidata prima nuovamente ai certosini, poi ai carmelitani, mentre oggi l’intero complesso è gestito dai monaci cistercensi del Priorato della Beata Maria Vergine della Certosa Ticinese.
perché andarci?
Per la bellezza del luogo, il silenzio in cui ci si imbatte e la preparazione di chi vi conduce nella storia e nella vita monacale. E poi perché oltre alla Chiesa c’è un mondo da scoprire all’interno della grande struttura, primo fra tutti il Chiostro grande, circondato da ben 24 celle (case), di cui alcune aperte al pubblico che ci permettono di capire come avveniva la vita al loro interno. Ogni casetta è formata da 3 camere ed un  giardino e disposta su due piani… un po’ come le nostre bifamiliari (…ma an po’ pi umide!). Affianco ad ogni ingresso delle celle, contrassegnate tutte da una lettera dell’alfabeto, è presente una minuscola apertura in cui il monaco riceveva il pasto quotidiano nei giorni feriali in cui era prescritta la solitudine.
curiosità
Durante il periodo fascista la Certosa di Pavia fu oggetto di visita del duce in persona, che si recò in tale località nell’ottobre del 1932. Addirittura le cronache sottolineano come il cadavere di Mussolini, avvolto in sacchi di tela, fu ritrovato un anno dopo la sua fucilazione in questo luogo. Questo scandalo fu una della cause dell’allontanamento dei certosini da qua e della conseguente chiusura della Certosa sino al 1949.

Per informazioni www.certosadipavia.com     

  
                                                   

Nessun commento:

Posta un commento