AD UN PASSO DALLE MERAVIGLIE
‘Ma quanto è bello
quel posto là?’. L’ultima curva riserva un panorama inaspettato. Un presepe
primaverile, un borgo storico che si affaccia a strapiombo sulla strada che
conduce al mare.
Non è l’inizio di un
romanzo o forse potrebbe anche esserlo, ma non è questo il fine. Il nostro fine
è quello di invogliare le persone ad alzarsi da quel divano troppe volte preso
come pretesto per non uscire e condurle verso mondi lontani che si trovano a
pochi passi. In questo caso non è proprio così. Abbiamo sconfinato, non solo di
regione, ma anche di Stato. Ma non potevamo perdere l’occasione di raccontarvi
di tanta meraviglia. E’ stato un caso, come sempre. La via del mare questa
volta ci ha portato ad affrontare il Tenda. Quel colle che separa la regione
Piemonte da quella della Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Una zona che non da molto
fa parte della Francia.Fino al 1861 il comune di Tenda apparteneva alla Contea
di Nizza Sabauda e poi fino al 1947 alla provincia di Cuneo. Uno dei tanti
splendidi luoghi che non fanno più parte della nostra terra, anche se l’aria che
si respira, le radici rimangono vive in un passato non così lontano.Quel
passato sabaudo, piemontese che ci porta fin quassù, ai confini di questa
magia.
Tende è un paesino
incredibile, solare, acceso, incastonato in questa valle che non solo è
meravigliosa, ma è piena di storia e nella storia ha visto ogni giorno crearsi
un mondo di passaggio che purtroppo non si arresta. Non si arresta perché deve
viaggiare verso altri lidi o verso un accogliente caldo ritorno a casa. Ma non
deve essere così. Le soste sono rigeneranti e se le soste coincidono con un
respiro profondo di aria pulita euna camminata nel bel mezzo di un presepe
primaverile, precedentemente lodato, allora non resta che accettare questa
decisione come l’unica che possa esistere.
Qualche minuto in uno
dei tanti locali sulla strada che porta in Italia e poi non resta che affrontarequel
silenzioso centro storico. Una meraviglia, come il sito archeologico poco
distante che dona il nome all’intera valle, ‘Vallée del Merveilles’, appunto. E
da cosa può iniziare la nostra passeggiata se non dal varcare la bella ‘Porta
Italia’ che ci permette di accedere all’arroccato paese medievale? E poi Rue de
France, civico 79, architrave in pietra verde di Tende, Piazza dell’Antico
Tribunale o come viene chiamato in dialetto ‘Piazza del Traou’
(ghigliottina) con la sua fontana, Piazza dei Castellani, Piazza del
Mercato Medievale per poi imbattersi nella meravigliosa Colleggiata Nostra
Signora dell’Assunzione. E qua due parole in più bisogna
spenderle. Il suo portale maestoso in pietra con i dodici apostoli e il Cristo
al centro deve essere fotografato più volte, così come il cielo stellato
dell’interno, tipico del XIX secolo.
Ma la camminata
prosegue sulle vie della fede e della meraviglia: Cappella della Misericordia e
dell’Annunciazione (dei Penitenti Neri e Bianchi), il Castello Lascaris da cui
possiamo ammirare il paese dall’alto per poi correre verso l’infinita discesa
che ci riporta in Avenue AimableGastaud e da qua rimanere per qualche minuto
intenti ad innamorarci di questo paese dal basso, prima di ricongiungere Place
de la République e Place del la Mairie. Due ore, forse meno. Eppure non abbiamo
mai tempo di fermarci, non avendo ancora capito che il tempo meglio vissuto è
quello dedicato alla scoperta del mondo, anche quello di passaggio, di confine
e perché proprio di passaggio e di confine ancora più bello, sognante…
meraviglioso.
Tende vi sorprenderà.
Fermatevi. Rallentate, volgete lo sguardo verso i monti, verso quel borgo che
da quella curva cattura la nostra attenzione e la nostra voglia di gettare il
tempo in qualcosa di utile, spensierato e decisamente e silenziosamente vivo…
Buon viaggio… o meglio… Buona sosta nella Valle delle Meraviglie!!!