LA
LEGGENDA DI SAN PANCRAZIO
‘Mai
dubitare! Anche nel più piccolo angolo di questo mondo
si può
trovare una storia fantastica, inaspettata… da raccontare!’
La curiosità
a volte mi spinge oltre. Oltre ad un semplice gesto, ad un semplice pensiero,
ad una semplice passeggiata. Ogni luogo ha qualcosa di profetico e di nascosto,
ne sono sicuro. Proprio come quello in cui mi sono imbattuto in un giorno di
febbraio di tanti anni fa, quando giungendo da San Gillio, in direzione
Pianezza, un’indicazione sbiadita mi ha condotto alla visita di questo
Santuario nella frazione San Pancrazio, a poche centinaia di metri dalla
statale 24. Ammirato dalla costruzione, non ho esitato a farvi visita,
attorniato da quel silenzio e quella solitudine che solo i luoghi di culto
possono trasmettere. E proprio come un turista stanco della giornata e
desideroso di fare un’insolita tappa, mi sono concesso cinque minuti di riposo
e riflessione in uno dei banchi della Chiesa. Il tempo di guardarmi attorno e
di accorgermi di un’unica presenza, un uomo sull’ottantina, entrato subito dopo
di me. Lo fisso e anche lui volge lo sguardo verso di me, avvicinandosi
lentamente. Mi si siede accanto e senza nulla chiedere comincia a bassa voce a
parlare…
‘Questa è una leggenda di tanti anni fa.
Decenni. Secoli. Quasi di seicento anni fa. Chissà come doveva essere il mondo
nel 1450! L’Italia, il Piemonte, Torino! Il protagonista di questa storia si
chiama Andrea, Andrea Casella, un contadino come molti a quell’epoca e come
troppi pochi al giorno d’oggi. Andrea aveva una moglie, bellissima. Un giorno
mentre si trovava proprio qua, dove ora siamo noi, avvenne un incidente. Mentre
Andrea falciava il grano, troncò il piede alla moglie che era venuta sul posto
per portargli il pranzo. Preso dalla disperazione Andrea si rivolse con tutto
il suo cuore e le sue innumerevoli preghiere a San Pancrazio chiedendogli la
guarigione della moglie. Qualche giorno dopo un fanciullo comparve a lui e alla
sua compagna di vita dicendo di essere stato inviato da Dio e promettendo la
guarigione in cambio della costruzione di un pilone votivo proprio nel luogo
dell’incidente. La donna si ristabilì’ L’anziano fece una pausa ‘Ma non c’è nulla di peggiore che non
mantenere una promessa! Quel pilone non venne costruito! Così, un anno dopo
esatto quel tragico incidente, alla donna si spezzo nuovamente la gamba. Andrea
rifece il voto. Questa volta onorò gli impegni presi. La donna guarì nuovamente
e qua sorse un bellissimo pilone in mezzo a distese di verdi campi! Oggi di quei campi poco è rimasto, ma grazie
a quella famiglia, sopra quel pilone è nato questo splendido luogo di culto! E
questa è la sua storia!’
Fisso per
qualche secondo l’altare e ripenso a quella vicenda di tanti secoli fa. A come
doveva essere veramente il mondo. Volgo lo sguardo verso quell’anziano, ma lui
non c’è più. E’ scomparso. Riprendo la mia strada, soddisfatto di quella
deviazione con in testa un’altra leggenda da poter raccontare, quella di San
Pancrazio di Pianezza!
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