L’ABBAZIA
DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO
Dove
Raggiunto il
paesino di Albugnano, in provincia di Asti, credo di essere finalmente arrivato
all’obbiettivo odierno: l’Abbazia di Vezzolano! Da buon piemontese mi vergogno
anche un po’ di non aver mai visitato la famosa abbazia astigiana, il cui
cartello avrò sicuramente osservato centinaia di volte percorrendo la Torino –
Piacenza. Ma per un motivo o per un altro ciò non è mai accaduto, e anche ora
che mi trovo qua nella piazza principale del paese mi sento un po’ disorientato,
non scorgendo alcuna traccia del monumento! Devo tornare sui miei passi e
prendere una stradina laterale per qualche chilometro prima di meravigliarmi
ancora una volta per ciò che i miei occhi vedono: una delle più importanti
costruzioni medievali del Piemonte adagiata in un luogo completamente immerso
nel verde!
Descrizione e storia
La leggenda
narra che la fondazione della chiesa risalirebbe addirittura a Carlo Magno.
Sicuramente venne distrutta nel X secolo dai saraceni e successivamente
ricostruita e abitata da religiosi fino all’epoca napoleonica.
La
maestosità di questo gioiello è data sia dal luogo in cui sorge, uno dei colli
più alti del Monferrato, sia dall’arte, qua rappresentata dall’imponente
struttura architettonica e dai reperti che si trovano al suo interno, sia
dall’atmosfera che si vive e che fonde storia e fede. L’Abbazia oggi è composta
da una chiesa con il campanile, il chiostro e la sala capitolare, il tutto
costruito con mattoni e pietra arenaria utilizzati per marcare lo stile
architettonico dell’abbazia, fondato sulla bicromia a fasce alternate.
Perché
andarci
Ciò che mi colpisce
prima ancora di entrare è il magnifico portale, la lunetta rappresenta la Vergine in trono, e la grande bifora al
centro della facciata dove Cristo è affiancato da due arcangeli armati di spada
e lancia.
L’interno
dell’Abbazia di Vezzolano è sovrastato da un magnifico pontile su cui si
estende un bassorilievo policromo raffigurante i patriarchi e Storie della
Vergine. L’altare
maggiore porta in un tabernacolo un pregevole trittico in terracotta del
millequattrocento, mentre nella parte posteriore, vicino alla finestra
centrale, vi sono due bassorilievi romanici che rappresentano l’Arcangelo
Gabriele e la Madonna.
Curiosità
Ma la visita
non termina qua, dall’interno si può comodamente accedere al bel chiostro
contornato da una serie di affreschi del trecento e successivamente alla sala
capitolare in cui è allestita una mostra fotografica permanente che ha come
tema la storia delle chiese romaniche dell’astigiano!
E’ proprio
da questa esperienza che mi rendo conto di come l’Abbazia di Vezzolano possa
essere un ottimo punto di partenza di un itinerario nel romanico astigiano,
provincia ricca di chiese che non aspettano altro che essere visitate, anzi,
riscoperte!
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