giovedì 7 novembre 2013

L'abbazia di Santa Maria di Vezzolano



L’ABBAZIA DI SANTA MARIA DI VEZZOLANO


Dove
Raggiunto il paesino di Albugnano, in provincia di Asti, credo di essere finalmente arrivato all’obbiettivo odierno: l’Abbazia di Vezzolano! Da buon piemontese mi vergogno anche un po’ di non aver mai visitato la famosa abbazia astigiana, il cui cartello avrò sicuramente osservato centinaia di volte percorrendo la Torino – Piacenza. Ma per un motivo o per un altro ciò non è mai accaduto, e anche ora che mi trovo qua nella piazza principale del paese mi sento un po’ disorientato, non scorgendo alcuna traccia del monumento! Devo tornare sui miei passi e prendere una stradina laterale per qualche chilometro prima di meravigliarmi ancora una volta per ciò che i miei occhi vedono: una delle più importanti costruzioni medievali del Piemonte adagiata in un luogo completamente immerso nel verde!


Descrizione e storia
La leggenda narra che la fondazione della chiesa risalirebbe addirittura a Carlo Magno. Sicuramente venne distrutta nel X secolo dai saraceni e successivamente ricostruita e abitata da religiosi fino all’epoca napoleonica.
La maestosità di questo gioiello è data sia dal luogo in cui sorge, uno dei colli più alti del Monferrato, sia dall’arte, qua rappresentata dall’imponente struttura architettonica e dai reperti che si trovano al suo interno, sia dall’atmosfera che si vive e che fonde storia e fede. L’Abbazia oggi è composta da una chiesa con il campanile, il chiostro e la sala capitolare, il tutto costruito con mattoni e pietra arenaria utilizzati per marcare lo stile architettonico dell’abbazia, fondato sulla bicromia a fasce alternate.

Perché andarci
Ciò che mi colpisce prima ancora di entrare è il magnifico portale, la lunetta rappresenta la Vergine in trono, e la grande bifora al centro della facciata dove Cristo è affiancato da due arcangeli armati di spada e lancia.
L’interno dell’Abbazia di Vezzolano è sovrastato da un magnifico pontile su cui si estende un bassorilievo policromo raffigurante i patriarchi e Storie della Vergine. L’altare maggiore porta in un tabernacolo un pregevole trittico in terracotta del millequattrocento, mentre nella parte posteriore, vicino alla finestra centrale, vi sono due bassorilievi romanici che rappresentano l’Arcangelo Gabriele e la Madonna.

Curiosità
Ma la visita non termina qua, dall’interno si può comodamente accedere al bel chiostro contornato da una serie di affreschi del trecento e successivamente alla sala capitolare in cui è allestita una mostra fotografica permanente che ha come tema la storia delle chiese romaniche dell’astigiano!
E’ proprio da questa esperienza che mi rendo conto di come l’Abbazia di Vezzolano possa essere un ottimo punto di partenza di un itinerario nel romanico astigiano, provincia ricca di chiese che non aspettano altro che essere visitate, anzi, riscoperte!
                             

                                                                                                    

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