QUELLA
ROCCA CHE GUARDA IL PO
Dove
Delineare il
corso del fiume e con la vista seguire quell’enorme bacino d’acqua che dai
monti si adagia su questa pianura che lentamente diventa sempre più regolare. E
loro laggiù… che attendono. Saranno 30.000, forse qualcuno in più! Vogliono
entrare in Torino! Dobbiamo difendere la città, non possono arrivarci!
Li immagino
ancora lì, proprio sotto di me, ad attendere, scrutare, muoversi e poi
ritirarsi in questo freddo inverno del Nord Italia di un tempo che fu. Se
chiudo gli occhi li rivedo. Ma io di qua non mi muovo. Da questa Rocca a Verrua
di Savoia voglio continuare a guardare come si evolve la situazione e seguire
quel corso d’acqua che proprio di fronte a me naviga, non preoccupandosi di ciò
che sta accadendo.
Descrizione
e Storia
Adagiata su
questa collina al confine tra la provincia di Torino e di Vercelli, la Rocca di
Verrua di Savoia, conosciuta anche con il nome di Fortezza, fu costruita tra il
900 e l’anno 1000. Nel XIV secolo divenne un punto strategico per la sua
posizione di controllo sulle province di Asti, Vercelli e Alessandria. Al
centro di un violento scontro tra i Savoia e i Marchesi del Monferrato, la
Rocca di Verrua passò definitivamente sotto la dinastia sabauda.
Molti furono
gli assedi che videro la Rocca al centro, il più violento fu quello del 1704.
L’allora Regno di Savoia era alleato con Luigi XIV e quindi con la Francia. Alleanza
che si ruppe nel 1703, quando i Savoia strinsero un accordo con l’Impero
Asburgico, l’Olanda e l’Inghilterra e dichiararono guerra ai vicini francesi.
La risposta della Francia non si fece attendere e nel giro di poco tempo il
Regno di Savoia perse Aosta, Susa, Vercelli, Ivrea e Nizza. L’esercito francese
sembrava allora invincibile, composto da oltre 30.000 soldati, che furono però
costretti a fermarsi in prossimità proprio della Rocca di Verrua, unica
fortezza ancora a difesa di Torino!
Guidati dal
Duca di Vendome, le truppe francesi misero d’assedio la fortezza, assedio che
durò per sei mesi, dal 14 ottobre del 1704 al 9 aprile 1705. Nei mesi
invernali, quelli più rigidi, la situazione rimase stabile, ma a marzo i
francesi lanciarono l’offensiva, riuscendo ad interrompere il rifornimento di
viveri e munizioni ai soldati piemontesi in difesa della Rocca.
Il 9 aprile
fu il giorno dell’arresa, l’esercito piemontese fu sconfitto dai francesi, che
poterono così proseguire verso Torino…
Curiosità
L’aver
fermato i francesi nei pressi della Rocca di Verrua, a una trentina di chilometri
dal capoluogo fu importantissimo, permise infattialle truppe piemontesi di
prepararsi all’assedio di Torino del 1706, che sappiamo come terminò. I
francesi vinsero la battaglia, ma persero la guerra, da qui il detto piemontese
"I profit ch'al'anfait i
franseis a Vrua", “il
profitto che hanno fatto i francesi a Verrua”, in cui si perde tempo per
poi ricavarne nulla.
Oggi
Immaginare e
calpestare. Verrua di Savoia rimane ancora oggi una delle fortezze simbolo
della nostra regione, nonostante sia caduta in rovina per molti anni, divenuta
ricovero per soldati feriti ed invalidi in età napoleonica, nel 1957 venne
venduta ad una ditta che compì lavori di estrazione. Negli ultimi anni, come
per molti siti di interesse storico, la Rocca di Verrua di Savoia ha aperto i
battenti a turisti e curiosi che possono visitare la struttura immaginando e
calpestando i luoghi dell’assedio del 1704 e volgendo lo sguardo verso il basso
vedere quel fiume Po che come trecento anni fa continua serenamente la sua
lunga corsa verso il mare...
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