giovedì 6 marzo 2014

Quella rocca che guarda il Po





QUELLA ROCCA CHE GUARDA IL PO



Dove
Delineare il corso del fiume e con la vista seguire quell’enorme bacino d’acqua che dai monti si adagia su questa pianura che lentamente diventa sempre più regolare. E loro laggiù… che attendono. Saranno 30.000, forse qualcuno in più! Vogliono entrare in Torino! Dobbiamo difendere la città, non possono arrivarci!
Li immagino ancora lì, proprio sotto di me, ad attendere, scrutare, muoversi e poi ritirarsi in questo freddo inverno del Nord Italia di un tempo che fu. Se chiudo gli occhi li rivedo. Ma io di qua non mi muovo. Da questa Rocca a Verrua di Savoia voglio continuare a guardare come si evolve la situazione e seguire quel corso d’acqua che proprio di fronte a me naviga, non preoccupandosi di ciò che sta accadendo.

Descrizione e Storia
Adagiata su questa collina al confine tra la provincia di Torino e di Vercelli, la Rocca di Verrua di Savoia, conosciuta anche con il nome di Fortezza, fu costruita tra il 900 e l’anno 1000. Nel XIV secolo divenne un punto strategico per la sua posizione di controllo sulle province di Asti, Vercelli e Alessandria. Al centro di un violento scontro tra i Savoia e i Marchesi del Monferrato, la Rocca di Verrua passò definitivamente sotto la dinastia sabauda.
Molti furono gli assedi che videro la Rocca al centro, il più violento fu quello del 1704. L’allora Regno di Savoia era alleato con Luigi XIV e quindi con la Francia. Alleanza che si ruppe nel 1703, quando i Savoia strinsero un accordo con l’Impero Asburgico, l’Olanda e l’Inghilterra e dichiararono guerra ai vicini francesi. La risposta della Francia non si fece attendere e nel giro di poco tempo il Regno di Savoia perse Aosta, Susa, Vercelli, Ivrea e Nizza. L’esercito francese sembrava allora invincibile, composto da oltre 30.000 soldati, che furono però costretti a fermarsi in prossimità proprio della Rocca di Verrua, unica fortezza ancora a difesa di Torino!
Guidati dal Duca di Vendome, le truppe francesi misero d’assedio la fortezza, assedio che durò per sei mesi, dal 14 ottobre del 1704 al 9 aprile 1705. Nei mesi invernali, quelli più rigidi, la situazione rimase stabile, ma a marzo i francesi lanciarono l’offensiva, riuscendo ad interrompere il rifornimento di viveri e munizioni ai soldati piemontesi in difesa della Rocca.
Il 9 aprile fu il giorno dell’arresa, l’esercito piemontese fu sconfitto dai francesi, che poterono così proseguire verso Torino…
Curiosità
L’aver fermato i francesi nei pressi della Rocca di Verrua, a una trentina di chilometri dal capoluogo fu importantissimo, permise infattialle truppe piemontesi di prepararsi all’assedio di Torino del 1706, che sappiamo come terminò. I francesi vinsero la battaglia, ma persero la guerra, da qui il detto piemontese "I profit ch'al'anfait i franseis a Vrua", “il profitto che hanno fatto i francesi a Verrua”, in cui si perde tempo per poi ricavarne nulla.
Oggi
Immaginare e calpestare. Verrua di Savoia rimane ancora oggi una delle fortezze simbolo della nostra regione, nonostante sia caduta in rovina per molti anni, divenuta ricovero per soldati feriti ed invalidi in età napoleonica, nel 1957 venne venduta ad una ditta che compì lavori di estrazione. Negli ultimi anni, come per molti siti di interesse storico, la Rocca di Verrua di Savoia ha aperto i battenti a turisti e curiosi che possono visitare la struttura immaginando e calpestando i luoghi dell’assedio del 1704 e volgendo lo sguardo verso il basso vedere quel fiume Po che come trecento anni fa continua serenamente la sua lunga corsa verso il mare...

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