lunedì 16 novembre 2015

Gli spari sopra


GLI SPARI SOPRA

Questa settimana la notizia non riguarda un fatto accaduto in Piemonte… o forse sì… anzi no. Questa frase di poco e dubbio significato indica però un avvenimento preciso delle ultime ore: uno degli artefici degli attentati di Parigi sarebbe libero e starebbe scorazzando tranquillamente nella nostra Regione a bordo della su Seat Ibiza nera. Questo potrebbe farci tremare, ma ‘l’anzi no’ con cui si conclude l’inizio di questo pezzo indica un dato molto più confortante, che l’auto in questione è stata ritrovata nella capitale francese. Possiamo tutti tirare un sospiro di sollievo. Ma di che?

Nessun film, né tanto meno “Venerdì 13”, si avvicina a raccontare gli orrori proprio di quel giorno. Venerdì 13 novembre 2015 diverrà un giorno tristemente noto nel nostro calendario europeo, proprio come l’11 settembre per gli americani. Chi di voi è stato in Siria? Probabilmente nessuno. Chi di voi ha un conoscente che è stato in Siria? Immagino pochi. Chi di voi è stato a Parigi? Tanti. Chi di voi ha un conoscente che è stato a Parigi? Forse tutti. Ecco che un episodio come quello successo venerdì scorso assume un aspetto di terrore intimo che non può essere paragonato ad altro. Se una cosa del genere avviene vicino a noi ci sentiamo attaccati personalmente reagiamo in altro modo.


In questo fine settimana appena passato chiunque si è sentito libero di dire la sua sull’argomento. Tanti hanno cercato un sistema per eliminare l’Isis. Ma come fare? Qui non si tratta di un popolo di barbari che in massa viene a saccheggiare l’Impero Romano. La strage di venerdì ci insegna che nel nostro tempo basta un manipolo di fanatici per distruggere centinaia di vite. Gli artefici dei fatti di Parigi sono stati materialmente forse una ventina, mica l’intera stirpe degli Unni. Eppure se ci pensiamo bene siamo vulnerabili proprio sui piccoli numeri. Chi potrebbe fermare un folle che ha deciso di fare una carneficina mentre stiamo assistendo ad uno spettacolo al Teatro Carignano o all’Alfieri, o stiamo cantando ad un concerto estivo all’aperto? Nessuno. Nessuno ha le chiavi per entrare nelle menti di questi individui. Riflettiamoci.

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