IL SACRO MONTE
SILENZIOSO!
Seconda Parte
Vada per il Cacio e Pepe. Ci
accomodiamo al ristorante. Non male, né il ristorante, né il cacio e pepe. Il
vino anche, ottimo. Nonostante la stagione non sia quella calda, la giornata è solare
e possiamo scorgere dalle vetrate del locale la piazza su cui si affacciano gli
edifici ammirati poco prima. Un buon caffè decreta la fine della nostra fatica
culinaria, anche perché se fossimo stati ancora seduti non avremmo potuto
ammirare ciò che il luogo ha da offrirci. E così dopo aver pagato, eccoci di
nuovo, sempre più numerosi, a noi si sono aggiunte definitivamente le due
coppie incontrate al mattino, provenienti da un paesino vicino a Verbania,
nella piazza antistante il Santuario di Crea. Li guardo tutti, quasi a volerli
mettere sull’attenti o a voler fare una sorta di ripasso della mattinata.
Saranno pronti questa volta ad entrare in Chiesa prima che anche il tempo della
merenda prenda il sopravvento sul resto??? Entriamo, nel silenzio più totale di
questo inizio pomeriggio.
Mi volto, con la voce bassa li osservo, prima di
riprendere il mio depliant e iniziare a raccontare:
‘Ci troviamo all’interno della Chiesa di Santa Maria. Se siete dei bravi
osservatori, nel fare un giro per l’interno, vi sarete accorti di quanti siano
le opere, anche di un certo spessore artistico, che qua sono conservate! Quella
che potete vedere qua dinnanzi a voi è la Cappella di Santa Margherita con
affreschi del ‘400. Raffigurano la Madonna in trono e i donatori e le Scene del
martirio della Santa. Sono dipinti da un autore conosciuto genericamente come
il ‘Maestro di Crea’, potrebbe trattarsi di Francesco Spanzotti, ma non si
hanno delle conferme certe in tal senso. Tra i tesori che a Crea troviamo,
dobbiamo ricordare anche la bella tavola di Macrino d’Alba e due ritratti di
Guglielmo IX del Monferrato e Anna d’Alencon. Queste opere sono conservate nel
museo del Santuario’.
Poche parole. Continuo per la mia via ed
esco. Non tutti mi seguono però. Alcuni si soffermano ancora all’interno della
Chiesa e dopo una decina di minuti tutti siamo di nuovo nella Piazza
principale.
‘Allora, siete pronti a passeggiare?Relax. Tranquilli, ognuno del suo
passo e arriviamo in cima’ E così
sarà. C’è poco da spiegare e tanto da ammirare camminando salendo per questo
sentiero, che ci fa incontrare sul suo percorso alcune cappelle bellissime, con
statue di terracotta meravigliose. Arriviamo fino in cima, alla Cappella Paradiso, mai nome fu più appropriato.
Questa cappella rappresenta il punto di arrivo, ma soprattutto il culmine del
percorso devozionale. Centosettantacinque sono gli Angeli in terracotta
che portano in cielo la Vergine, cui fanno da chiosa trecento figure plastiche
raffiguranti santi e profeti e altri angeli dipinti sulla volta. L’impatto è
veramente notevole e tutti rimangono stupiti da quella incredibile visione.
E poi che dire del panorama che da
quassù si può ammirare sulla pianura circostante, che abbraccia le terre
monferrine, ma anche e soprattutto il vercellese? Davvero impressionante
questa piana che si perde a vista d’occhio proprio sotto di noi.
Sembrano tutti esterrefatti dal luogo,
dal percorso, dalla giornata… poi qualcuno, il solito, si accorge che ci
starebbe un ottimo dolcino di metà pomeriggio prima di riprendere la strada di
casa. Così, tutti insieme ridiscendiamo dal monte…
‘E’ l’anno 1980. Qua, dove ora stiamo camminando, viene istituito il
‘Parco Naturale del Sacro Monte di Crea’. Il primo che insieme abbiamo visto,
ma se vi siete trovati bene… perché non vedere insieme anche gli altri? Pranzo
e merenda garantiti!’
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