CASALVOLONE, AD UN
PASSO DALLA RISAIE!
Paesi. Piccoli, grandi, più o meno
piccoli, più o meno grandi. Ma sempre paesi. Ognuno di noi ne porta uno o più
nel cuore.Legati ad un momento particolare, ad un avvenimento, ad un parente lontano
che si è andati a trovare anni prima e che ti ha fatto scoprire la storia di
un'altra realtà.
E poi ci sono quei paesi, si sto
parlando proprio di loro, di cui forse non ricordi bene nemmeno il nome se non
addirittura il perché ci sei andato, ma nei tuoi pensieri ogni tanto torna un’immagine,
anche lui ha fatto parte della tua esistenza. Io con questi paesi ci potrei
scrivere un libro, se non addirittura un’enciclopedia. Il fermarmi in una
piazza a me sconosciuta è diventatoquasi pane quotidiano. Se non scopro, anche
nel comune considerato più ‘scialbo’ del pianeta, almeno una particolarità, una
curiosità, un aneddoto, non sono contento. Tranquilli, ma soprattutto
tranquillo, in oltre trent’anni ciò non è mai avvenuto.Ogni luogo ha la sua
particolare ed inconfondibile storia…
Casalvolone non fa eccezione! Dove si
trova? Il problema è che ancora oggi faccio fatica a ricordarne il nome… per me
rimane Castelvolone e non chiedetemi perché, ma a forza di inserire su google
il nome sbagliato e vedermi comparire solo link cinesi, dovrei finalmente aver
assimilato le giuste sillabe che compongono il nome di questo comune in
provincia di Novara!
Ciò che ricordo assolutamente è la sua
piazza, gli anziani seduti fuori di un bar a bere vino e giocare a carte e la
Pieve che si trova nei pressi del cimitero a poca distanza dal centro. La
storia di Casalvolone è strettamente legata all’Abbazia Benedettina del
X secolo che segnò l’intero periodo medievale del paese. Ma già nel XV secolo iniziò
un lento declino che portò al definitivo abbandono dell’opera, i cui beni
furono addirittura confiscati in epoca napoleonica.
Casalvolone doveva presentarsi allora come
una sorta di ricetto nel quale si accedeva attraverso una porta a torre,
crollata solo nel 1968! Oggi posiamo ammirare la Chiesa di San Pietro Apostolo,
completamente restauratanell’800, che domina un’ampia piazza. La Chiesa con le
sue sei cappelle laterali custodisce un prezioso gioiello… la pala del 1589
raffigurante la Vergine del Rosario, opera di Giuseppe Giovenone, detto il
Giovane. Si dice che la pala sia uno dei rarissimi dipinti datati e firmati del
novarese risalenti al sedicesimo secolo arrivati fino a noi.
Ma come dicevo poc’anzi, questo paesino
di poco più di ottocento anime,a pochi passi dalle risaie e a poca distanza da
quella incredibile macchia verde che è la Riserva Naturale della Palude
di Casalbeltrame, ha ancora altro da offrire agli occhi del visitatore. Stiamo parlando della Pieve di San Pietro
Apostolo, chiesa romanica del X-XI secolo. Una delle meglio conservate che
ho visto, con quel campanile quadrato che sembra tenere sotto controllo la
silenziosa pianura circostante. Sulla sua facciata possiamo ancora vedere
affreschi del 1495 di San Giuseppe e di San Giovanni ai lati e al centro la
Vergine Santissima con i Santi apostoli Pietro e Paolo. E se abbiamo la fortuna
di ammirare anche l’interno ci imbatteremo in incredibili dipinti del XV
secolo.
Per poter completare il nostro tour
giornaliero non ci resta che andare in direzione Novara e giungere alla
frazione di Pisnengo, dove ancora oggi è possibile vedere i resti dell’antico
castello, inglobati in epoche più recenti ad una costruzione secentesca ad uso rurale.
Ecco, cercavo una curiosità in questo
che poteva sembrare uno dei tanti paesini simile ad altri e ne ho trovate tre,
ma sono sicuro che se tornassi, da imparare su Casalvolone ne avrei ancora
tanto. E chissà se un giorno il futuro e il destino non mi porteranno nuovamente
a ‘navigare’ tra immense risaie, cercando la particolarità che ai più sfugge,
ed è un peccato. Ogni luogo, in fondo, ha sempre un suo tesoro nascosto!