66° Festival di Sanremo: seconda
serata – Il Pagellone
DOLCENERA 6:
Con la consueta carica rock, evidente più nel modo di fare che nelle sua canzoni,
ritorna Dolcenera al Festival 13 anni dopo aver vinto tra i giovani. Il suo
piano voce non convince a pieno, soprattutto per un testo ed una melodia che
paiono scialbi. Nel Dopofestival viene a conoscenza di essere tra i cantanti a
rischio e dice: “E’ il mondo sottosopra”, per poi avere una reazione d’orgoglio:
“Sono una figa”. E si becca pure l’accusa di pigrizia melodica dal maestro
Vittorio Cosma.
CLEMENTINO 7:
Come sempre fa un po’ quello che vuole e si diverte come un matto. Il testo è
dedicato a tutti quelli che sono lontani da casa e lui stesso lo dice prima di
cantarlo, cosa non banale visto che è meglio spiegare tutto per filo e per
segno ad un certo tipo di pubblico. Le strofe in italiano, il ritornello in
napoletano, a conferma di un percorso musicale preciso intrapreso dal rapper
negli ultimi anni.
PATTY PRAVO 7.5: Nessuno
tributava più una standing ovation ad un cantante in gara dall’esibizione di
Pierangelo Bertoli e i Tazenda del 1991. A 67 anni, di cui 50 di carriera alle
spalle, “Cieli immensi” è un pezzo di assoluto livello che Nicoletta canta in
maniera incredibile con una voce che non ha nulla da invidiare a quella dei
tempi migliori. Il pubblico apprezza, la critica apprezza e persino il
televoto, nell’era dei Talent, la premia.
VALERIO SCANU 5: Nel
2010, anno della sua unica partecipazione a Sanremo,
vinse, ma l’orchestra per protesta lanciò gli
spartiti. Quest’anno la vicenda non si è ripetuta, ma solamente perché gli
orchestrali si sono addormentanti durante l’esibizione. Naufrago.
FRANCESCA MICHIELIN 6.5: Questa
volta non c’è Fedez ad assicurarle il successo, né ha uno Spiderman
cinematografico a farle da sfondo. Ma la giovane cantante veneta, vestita in
versione Heidi, non sfigura, anzi. Il suo brano non è scontato, lei è serena e
chiosa: “E’ stata una figata”.
ALESSIO BERNABEI 5.5:
Se i Dear Jack non hanno lasciato traccia, figuriamoci il cantante appena fuoriuscito
dai Dear Jack… Ha lasciato il gruppo per intraprendere la carriera da solista,
ma il risultato è quello di aver creato i Dear Jack 2.0 che comprendono solo
lui. Inspiegabile.
NEFFA 7: L’ennesimo
cambio di stile non gli giova ai fini del televoto e finisce tra gli ultimi
quattro, ma la canzone porta con sé un’eleganza immensa. Basterà abituarsi ad
un’altra trasformazione del cantautore/rapper campano.
ANNALISA 7:
La sua canzone non ha l’immediatezza delle precedenti “Scintille” e “Una
finestra tra le stelle”, la sostanza è ancora più convincente però. Una delle
pochissime, forse l’unica, ad essere uscita dal talent Amici ed essersi
costruita un percorso suo.
ZEROASSOLUTO 6.5:
Il duo di amici dai tempi delle superiori non sono più dei giovani emergenti.
Provano a ritornare con il loro stile alla “Svegliarsi la mattina” ma con meno
incisività. Tuttavia sono sempre orecchiabili ed hanno un po’ di ritmo in più della
media.
CARLO CONTI 10:
Migliorare lo share della prima serata a Sanremo è cosa quasi impossibile, lui
ce l’ha fatta. Un risultato così mancava dal 2005. Da direttore artistico ha
avuto idee incredibilmente straordinarie invitano ospiti come Ezio Bosso e Nino
Frassica che hanno catturato l’attenzione di tutti. Bene anche aver avuto Ellie
Goulding. Un po’ meno Eros Ramazzotti e Nicole Kidman, ma sono nomi che il
pubblico esige prima di accendere la tv. Scaltro e lucido.
VIRGINIA RAFFAELE 10: E’
un ingrediente fondamentale del successo di questo Festival. Dopo Sabrina
Ferilli tocca a Carla Fracci essere imitata, battute al vetriolo per una
professionista a tutto tondo. Tutti ad aspettare la prossima imitazione.
GABRIEL GARKO 6.5: Ripete
la prova della prima serata, si presta a tutti gli sketch comici da Virginia
Raffaelle a Nino Frassica, per poi andarsene a braccetto con Nicole Kidman.
MADALINA GHENEA 6:
Senza infamia né lode, difficile aggiungere altro.
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